Fashion Design Lab Magazine
gennaio 2011 | nº 03
  Roma e l’Antico. Realtà e Visione nel ‘700
Fondazione Roma Museo, Palazzo Sciarra, Roma, 30 Novembre 2010 – 6 Marzo 2011
Francesco Scianni
 
   

La FondazioneRoma, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, riporta l’attenzione sull’arte antica, con un nuovo straordinario evento dedicato alla riscoperta dell’antichità nell’Urbe del XVIII secolo.
Promossa dalla Fondazione Roma, la mostra Roma e l’Antico. Realtà e visione nel ‘700 è organizzata con Arthemisia Group, partner ormai consolidato nella realizzazione di eventi artistici d’eccellenza, e nasce in collaborazione con i Musei Capitolini, i Musei Vaticani e l’Accademia Nazionale di San Luca.

La mostra sarà inoltre l’occasione per inaugurare i nuovi spazi espositivi del Museo della Fondazione Roma in Palazzo Sciarra, dove sarà allestita dal 30 novembre 2010 al 6 marzo 2011.
E’ proprio con la sede di Palazzo Sciarra che si aggiunge allo spazio museale di Palazzo Cipolla, su via del Corso, che la Fondazione Roma incrementerà ulteriormente le proposte espositive, offrendo al pubblico eventi culturali diversificati e di grande qualità, con una programmazione ricca di mostre di arte antica, moderna e contemporanea.

La mostra a cura di Carolina Brook e Valter Curzi riunisce opere d’arte e reperti archeologici nell’intento di mettere a fuoco il principale fattore della fama internazionale di Roma nel Settecento: l’Antichità classica, modello di riferimento per le arti, l’erudizione e il gusto, che dalla capitale pontificia si diffuse in tutta Europa. A tal fine è stato selezionato un nucleo straordinario di 140 opere, tra sculture, dipinti e raffinati oggetti d’arte decorativa, per il quale sono state chiamate a raccolta importanti istituzioni museali italiane e straniere.

Capolavori antichi e opere moderne sono posti a confronto nell’idea di restituire al visitatore la competizione che animò le Arti nella Roma del Settecento. Di particolare suggestione risultano le sculture antiche presenti in mostra, quali l’Apollo Citaredo e l’Erma di Pericle dai Musei Vaticani, la Flora e l’Eros Capitolini, la Musa e la Testa di Serapide dal Prado, l’Athena Lemnia dal Kunstsammlungen di Dresda e la Minerva d’Orsay, eccezionalmente prestata dal Louvre.

La fortuna dell’Antico nel Settecento è altresì documentata dai più importanti artisti del tempo che nell’Antico hanno trovato un motivo privilegiato d’ispirazione: Antonio Canova, con le sculture Venere e Adone – dal Museo e Gipsoteca di Possagno – e Amore Alato noto come Amorino Yussupov dall’Hermitage di San Pietroburgo; Jacques Louis David, con l’esemplare nudo accademico di Ettore, realizzato a Roma e ora conservato nel Musée Fabre di Montpellier e molti altri.

La novità assoluta della mostra è la suggestiva ricostruzione virtuale dei perduti interni della Domus Aurea, ideata da Stefano Borghini e Raffaele Carlani. Il pubblico della mostra potrà così immergersi in uno scenario affascinante di affreschi, stucchi e mosaici ed entrare pienamente nella seducente atmosfera della riscoperta dell’Antico.

Questo grande evento artistico è articolato in sette sezioni e racconta l’esaltazione della Roma settecentesca e il suo straordinario carattere cosmopolita che certamente affascinerà i visitatori della mostra.

info:
tel. 06 95557514
www.arthemisia.it
www.fondazioneromamuseo.it


Gaspar van Wittel, detto Vanvitelli, (Amersfoort, 1652/53 - Roma, 1736), Veduta di Castel Sant’Angelo dai Prati di Castello, circa 1710, olio su tela, 42,7 x 67 cm, Collezione Bufacchi Gaspare van Wittel, Veduta del Colosseo verso Campo Vaccino, 1711, olio su tela, 53 x 107 cm, Torino, Galleria Sabauda, Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ferdinando Partini (attivo a Roma nell’ultimo, decennio del XVIII secolo), Giovanni Battista Dell’Era (Treviglio, 1795 - Firenze, 1799), Veduta del Tempio della Pace a Roma, 1798, olio su tela, 53 x 75 cm, Firenze, Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Archivio Fotografico
 
Manifattura fiorentina, su modello di Ferdinando Partini (attivo a Roma nell’ultimo decennio del XVIII secolo), Veduta del Pantheon, 1795 - 1797, commesso in pietre dure, 54 x 75 cm, Museo dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Opificio delle Pietre Dure di
Firenze, Archivio Fotografico Manifattura fiorentina, su modello di Ferdinando Partini (attivo a Roma nell’ultimo decennio del XVIII secolo), Veduta del sepolcro di Cecilia Metella, 1795 - 1797, commesso in pietre dure, 54 x 76 cm, Londra, Victoria and Albert Museum, © The Rosalinde and Arthur Gilbert, London, Victoria & Albert Museum Giovanni Paolo Panini (Piacenza, 1691 - Roma, 1765), Capriccio con la predica di una sibilla, 1747, olio su tela, 50 x 69 cm, Collezione Bufacchi
 
Giovanni Paolo Panini, (Piacenza, 1691 - Roma, 1765), Capriccio con la predica di un apostolo, 1747, olio su tela, 50 x 69 cm, Collezione Bufacchi Charles-Louis Clérisseau (Parigi, 1721-1820), Capriccio con Pantheon, Arco di Giano, Piramide Cestia e scena di sacrificio, circa 1760, olio su tela, 99 x 135 cm, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini Archivio Fotografico Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma Manifattura delle Porcellane di Sèvres, Vaso ornamentale tipo «Borghese», 1790, jasperware (ceramica diaspro), 56 x 34 cm, Madrid, Palacio Real, Patrimonio Nacional, © Patrimonio Nacional
 
Vincenzo Pacetti (Roma, 1746-1820), Diana Braschi, circa 1794, marmo, 54 x 41 cm, Collezione privata, © Foto Giuseppe Schiavinotto Joseph Chinard (Lione, 1756-1813), Laocoonte, 1784-1785, marmo, 80 x 60 x 27 cm, Lione, Musée des Beaux-Arts, © Lyon MBA / Photo Alain Basset Giovanni Paolo Panini (Piacenza, 1691 - Roma, 1765), Rovine romane con resti del tempio di Saturno (L’archeologo), 1749, olio su tela, ovale, 123 x 91 cm, Roma, Accademia Nazionale di San Luca
 
Vincenzo Brenna (Roma, 1741 - Dresda, 1820), Decorazione del «Corridoio delle aquile» della Domus aurea, circa 1777, china, acquarello e tempera, 99,5 x 56 cm, Londra, Victoria & Albert Museum, © V&A Images / Victoria and Albert Museum, London Vincenzo Brenna (Roma, 1741- Dresda, 1820), Copia di decorazione murale romana, circa 1777-1778, china e acquarello, 72,4 x 50,6 cm, Madrid, Museo de la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando Anton Raphael Mengs (Aussig, Boemia 1728 - Roma, 1779), Angelo Campanella (Roma, 1746-1811), Copia di un dipinto murale di una domus romana raffigurante Venere con una ninfa e amorini, 1778, incisione acquarellata, 61,7 x 68,3 cm, British School at Rome Library
 
Anton Raphael Mengs (Aussig, Boemia 1728 - Roma, 1779), Angelo Campanella (Roma, 1746-1811), Copia di un dipinto murale di una domus romana raffigurante Venere e Adone morente, 1778, incisione acquarellata, 61,2 x 72,6 cm, British School at Rome Library Anton von Maron (Vienna, 1731 - Roma, 1808), Pietro Vitali (Venezia, 1755-1810), Copia di un dipinto murale di una domus romana raffigurante Bacco e Arianna, 1783, incisione acquarellata, 61,7 x 87 cm, British School at Rome Library Anton von Maron (Vienna, 1731 - Roma, 1808), Girolamo Carattoni (Riva di Trento, circa 1749 - Roma, 1809), Copia di un dipinto murale di una domus romana con raffigurati Marte, Venere e Cupido, 1793, incisione acquerellata, 59,2 x 83,8 cm, Roma, British School at Rome Library
 
Flora capitolina, prima metà del II secolo d.C., marmo bianco di Carrara, h. 168 cm, Roma, Musei Capitolini, Archivio Fotografico dei Musei Capitolini Anton Raphael Mengs (Aussig, Boemia, 1728 - Roma, 1779), Parnaso di Villa Albani, post 1761, olio su tela, 55 x 101 cm, San Pietroburgo, The State Hermitage Museum, © The State Hermitage Museum, Foto Vladimir Terebenin, Leonard Kheifets, Yuri Molodkovets, Konstantin Sinyavsky Giovanni Volpato (Bassano del Grappa, 1735 - Roma, 1803), Abraham-Louis-Rodolphe Ducros (Moudon, 1748 - Losanna, 1810), Veduta della Sala degli animali del Museo, Pio-Clementino, 1786-1792, acquaforte acquerellata, 51,5 x ,73,5 cm, Roma, Collezione W. Apolloni
 
Antoine-Laurent-Thomas Vaudoyer (Parigi, 1756-1846), Dito colossale in marmo, 1785, penna, inchiostro, matita, acquerello, 19,4 x 20,5 cm, Roma, Collezione W. Apolloni «Vittoria choragica versa delle libagioni in una patera offertale da Diana», copia romana del I secolo d.C. di originale greco del V secolo a.C., marmo greco, 60 x 63 cm, Parigi, Musée du Louvre, Département des antiquités grecques, étrusques et romaines, © RMN / Henry Lewandowski Eros capitolino, copia romana della prima metà del II secolo d.C. da originale di Lisippo, marmo pario, 123 cm, Roma, Musei Capitolini, Archivio Fotografico dei Musei Capitolini
 
Apollo citaredo, età adrianea (117-130 d.C.), h. 197 cm con il plinto (187 cm senza plinto), Città del Vaticano, Museo Pio-Clementino, Sala della Biga, «Foto Musei Vaticani», Foto archivio fotografico Musei Vaticani Pothos restaurato come Apollo citaredo, copia romana da un originale greco di Skopas del IV secolo a.C., marmo, h. 181 cm, Roma, Musei Capitolini, Salone del Palazzo Nuovo Archivio Fotografico dei Musei Capitolini, © Foto Giuseppe Schiavinotto Cristoforo Unterperger (Cavalese, 1732 - Roma, 1798), Apollo affida il proprio figlio Esculapio al centauro Chirone, 1794, olio su tela, 172 x 104 cm, Roma, Associazione Bancaria Italiana, Palazzo Altieri, Sala degli Specchi, © Foto Giuseppe Schiavinotto
 
Manifattura Josiah Wedgwood & Sons (Burslem, 1730 - Stoke-on-Trent: «Etruria», 1795), Vaso con Apollo e le Muse, circa 1790, jasperware (ceramica diaspro) con rilievi ceramici applicati, 41,3 x 14 cm, Londra, Victoria & Albert Museum, © V&A Images / Victoria and Albert Museum, London Minerva d’Orsay, età adrianea (117-138 d. C.) e seconda metà del XVIII secolo, Onice dorato, agata, marmo bianco, porfido (base), h. 107 cm, 133 cm (con la base), Parigi, Musée du Louvre, Département des antiquités grecques, étrusques et romaines, © RMN / Gérard Blot Ignoto scultore romano, Sabina, circa 1760-1774, marmo bianco italico a grana fine, 79 x 48 x 30 cm, Città del Vaticano, Museo Pio-Clementino, Sala dei Busti, «Foto Musei Vaticani», Foto Archivio Fotografico dei Musei Vaticani
 
«Serapide», copia romana di età adrianea da un originale alessandrino marmo bigio morato con venature chiare e incrostazioni di marmo bianco (negli occhi), h. 32 cm, Madrid, Museo Nacional del Prado, Photographic Archive, Museo Nacional del Prado, Madrid, © Museo Nacional del Prado, Madrid Ercole tipo «Genzano-Lansdowne», copia romana di età adrianea (120-130 d.C.), da originale greco di Skopas, marmo bianco a grana fina, h. 78 cm, Madrid, Museo Nacional del Prado, Photographic Archive, Museo Nacional del Prado, Madrid, © Museo Nacional del Prado, Madrid Atena tipo «Dresda-Bologna» (cosiddetta Atena Lemnia), copia romana di prima età imperiale (da Augusto a Claudio) da originale di Fidia (450-440 a.C.), marmo pentelico, h. 206,7 cm, Dresda, Staatliche Kunstsammlungen, Skulpturensammlung, © Skulpturensammlung, Staatliche Kunstsammlungen Dresden
 
Fortuna, ambito romano del I secolo d.C. con restauri di Bartolomeo Cavaceppi, marmo bianco a grana fina, h. 81 cm, Madrid, Museo Nacional del Prado, Photographic Archive, Museo Nacional del Prado, Madrid, © Museo Nacional del Prado, Madrid Giovanni Battista Piranesi (Mogliano di Mestre, 1720 - Roma, 1780), Capriccio architettonico, 1748-1752, china e inchiostro bruno su carta, 50 x 38 cm, Roma, Collezione privata, © Foto Giuseppe Schiavinotto Giovanni Battista Piranesi (Mogliano di Mestre, 1720 - Roma, 1778), Veduta di Villa Albani, 1769-1771, acquaforte, 43 x 69 cm, Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, «Per gentile concessione del Ministero per i Beni e le attività Culturali», Roma, Istituto Nazionale per la Grafica
 
Atelier di Giovanni Battista Piranesi, Vaso colossale, pastiche del sec. XVIII, con frammenti dei secoli I a.C. e I e VIII d.C., marmo a grana fina, h. 125 cm, San Pietroburgo, The State Hermitage Museum, © The State Hermitage Museum
Foto Vladimir Terebenin, Leonard Kheifets, Yuri Molodkovets, Konstantin Sinyavsky Atelier di Giovanni Battista Piranesi, Vaso, circa 1770, pietra d’Istria, 45,7 x 27,9 x 20 cm, Londra, Victoria & Albert Museum, © V&A Images / Victoria and Albert Museum, London Manifattura Giovanni Volpato, Vaso Warwick, circa 1786-1800, biscuit, 24 x 34 cm, Collezione Giampaolo Lukacs
 
Testa del fiume Tigri / Arno, terzo quarto del XVIII secolo, gesso, 86 x 50 cm, Madrid, Museo de la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando Testa di Achille, terzo quarto del XVIII secolo, gesso, 88 x 49 cm, Madrid, Museo de la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando Anton Raphael Mengs (Aussig, Boemia, 1728 - Roma, 1779) Musa Talia, matita nera, carboncino e gessetto su carta vergata, 52 x 36 cm, Madrid, Museo Nacional del Prado, Fondo Antiguo de Dibujos
 
Francisco Bayeu y Subías (Saragozza, 1734 - Madrid, 1795), Ercole o la Virtù eroica, 1770, gessetto e matita su carta verdognola, 45,3 x 27,7 cm, Madrid, Museo Nacional del Prado, Fondo Antiguo de Dibujos, Photographic Archive, Museo Nacional del Prado, Madrid, © Museo Nacional del Prado, Madrid Jacques-Louis David (Parigi, 1748 - Bruxelles, 1825), Accademia maschile, detta Ettore, 1778, olio su tela, 123 x 172 cm, Montpellier Agglomération, Musée Fabre, © Musée Fabre de Montpellier Agglomération Foto Frédéric Jaulmes Manifattura romana, Litoteca, circa 1760-1763, legno, bronzo e materiali litoidi, 49 x 97 x 21 cm, Ferrara, Museo Riminaldi, Palazzo Bonacossi
 
Luigi Valadier, «Deser di Carlo IV», 1778, pietre dure, bronzo, 280 x 83 x 12,5 cm, Madrid, Museo Arqueologico e Palacio Real, © Patrimonio Nacional Luigi Valadier, «Deser di Carlo IV: Esedre colonnate», 1778, pietre dure, bronzo, 33 x 47 x 27 cm, Madrid, Patrimonio Nacional, Palacio Real de Madrid, © Patrimonio Nacional Manifattura di Giovanni Volpato (Roma, 1785-1803), Baccante con cembali, 1786-1789, biscuit, h. 27 cm, Collezione Giampaolo Lukacs
 
Manifattura di Giovanni Volpato (Roma, 1785-1803), Galata morente, 1786-1789, biscuit, 12,5 x 25 x 12 cm, Collezione privata, © Foto Giuseppe Schiavinotto Francesco Righetti (Roma, 1749-1819), Dioscuri, circa 1780-1819, bronzo, giallo di Siena, marmo bianco, bronzo dorato (base), h. 48,2 cm, Collezione Bufacchi Manifattura delle Porcellane di Sèvres, Vaso, 1787, porcellana e bronzo dorato, 57 x 26 x 20 cm, Madrid, Palacio Real de Madrid, Patrimonio Nacional, © Patrimonio Nacional
 
Giacomo Raffaelli (Roma, 1753-1836), Vaso coperto con vedute di monumenti antichi di Roma e della campagna romana, 1777, marmo bianco, bronzo dorato e micromosaico, 37 x 28 cm, Collezione Bufacchi Giacomo Raffaelli (Roma, 1753-1836), Tabacchiera con la veduta del Colosseo, 1791, mosaico in smalti filati su lastrina in rame montata su supporto in avorio con finiture in oro, ø 7 cm (tabacchiera, ø 8,1 cm), Città del Vaticano, Musei Vaticani, «Foto Musei Vaticani», Foto archivio fotografico Musei Vaticani Giacomo Raffaelli (Roma, 1753-1836), Tabacchiera con le cosiddette «Colombe di Plinio», 1793, mosaico in smalti filati su lastrina in rame montata su supporto in tartaruga con finiture in oro, ø 7 cm (tabacchiera, ø 7,8 cm), Città del Vaticano, Musei Vaticani, «Foto Musei Vaticani», Foto archivio fotografico Musei Vaticani
 
Pompeo Batoni (Lucca, 1708 - Roma, 1787), Giacinta Orsini Boncompagni Ludovisi, duchessa d’Arce (1741-1759), 1757-1758, olio su tela, 138 x 100 cm, Collezione Fondazione Roma Jean-Antoine Houdon (Versailles, 1741 - Parigi, 1828), Ritratto femminile (Contadina di Frascati), 1775, marmo, h. 37 cm (con la base 50 cm), San Pietroburgo, The State Hermitage Museum, © The State Hermitage Museum, Foto Vladimir Terebenin, Leonard Kheifets, Yuri Molodkovets, Konstantin Sinyavsky Filippo Collino (Torino, circa 1737 - 1800), Alessandro, 1756, marmo di Carrara, 45 x 34,5 cm, Torino, Palazzo Reale, «Su concessione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Soprintendenza per i Beni
Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino, Cuneo, Asti, Biella, Vercelli (Ministero per i Beni e le Attività Culturali)»
 
Filippo Collino (Torino, circa 1737 - 1800), Olimpia, 1756, marmo di Carrara, 44 x 34 cm, Torino, Palazzo Reale, «Su concessione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino, Cuneo, Asti, Biella, Vercelli (Ministero per i Beni e le Attività Culturali)» Pompeo Batoni (Lucca, 1708 - Roma, 1787), Arianna e Bacco, 1769-1773/74, olio su tela, 223 x 148 cm, Roma, Collezione Apolloni Jean-Charles Nicaise Perrin (Parigi, 1754-1831), Sofonisba riceve la coppa avvelenata che Massinissa si è visto costretto a inviarle, 1783, olio su tela, 89 x 133 cm, Tolosa, Musée des Augustins
 
Domenico Corvi (Viterbo, 1721 - Roma, 1803), Giuramento di Bruto davanti al corpo di Lucrezia, circa 1785-1787, olio su tela, 100 x 137 cm, Napoli, Quadreria del Pio Monte della Misericordia Angelica Kauffmann (Coira, 1741 - Roma, 1807), Virgilio legge l’Eneide a Ottavia e Augusto, 1788, olio su tela, 123 x 153 cm, San Pietroburgo, The State Hermitage Museum Bénigne Gagneraux (Digione, 1756 - Firenze, 1795), Psiche destata da Amore, 1790, olio su tela, 112,5 x 145 cm, Roma, Associazione Bancaria Italiana, Palazzo Altieri, Sala pompeiana
 
Gaspare Landi (Piacenza, 1756-1830), Matrimonio di Sara, 1791, olio su tela, 100 x 135 cm, Parma, Galleria Nazionale Antonio Canova (Possagno, 1757 - Venezia, 1822), Venere e Adone, 1795, gesso, 185 x 80 x 60 cm, Possangno, Museo e Gipsoteca Antonio Canova Antonio Canova (Possagno, 1757 - Venezia, 1822) Amore alato, 1792-1795, marmo scolpito, 142 x 54,5 x 48 cm, San Pietroburgo, The State Hermitage Museum, © The State Hermitage Museum, Foto Vladimir Terebenin, Leonard Kheifets, Yuri Molodkovets, Konstantin Sinyavsky
 
Filippo Della Valle (Firenze, 1698 - Roma, 1768), Busto femminile, circa 1750-1760, marmo bianco di Carrara, h. 60 cm (senza base), Firenze, Collezione Giovanni Pratesi, © Foto Pierluigi Siena
 
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