Fashion Design Lab Magazine
gennaio 2011 | nº 03
  ReONE. Lighting concept «democratico» di successo
Montale (PT), via Guido Rossa, 41 - 51037 Pistoia
Federica Capoduri, Umberto Rovelli
 
   

Se ancora resta qualche speranza circa le capacità d’incidere sul mercato da parte dei concorsi di design, ciò lo si deve anche agli ottimi risultati emersi della terza edizione de La Casa del III Millennio organizzato dalla CNA di Prato. In almeno un risultato, infatti, la competizione – che si proponeva la finalità di «esplorare le espressioni di un nuovo approccio etico e responsabile al design (...) al fine di realizzare una rivoluzione/evoluzione dell’Etica dell’Abitare» – ha confermato che per generare di un piccolo evento produttivo talvolta può bastare l’incontro fra una buona idea e la giusta realtà imprenditoriale.

E’ il caso di ReONE l’originale lighting concept ideato da Stefano Giovacchini di Di.Segno e prodotto con solerzia e sagacia dalla «pratese» Mariplast. Grazie a loro il design giovane e friendly di ReONE – un’originale lampada a LED – è ora presente sul mercato; tra l’altro a un prezzo molto competitivo perché realizzata a partire da... una rocca in plastica per filati!

Nel novembre 2009, la proposta da Stefano Giovacchini era già piaciuta molto a una giuria davvero prestigiosa costituita da: Frits van Dongen, Flavio Albanese (Domus), Marco Bazzini (Centro Pecci), Stefano Bettega (ISIA), Luca Gambacorti (Ordine Architetti Prato), Fabio Mazzanti (CNA Prato), Maria Paoletti (Fondazione Teseco), Alessandro Ricceri (Artex), Massimo Ruffilli (Corso di Laurea in Disegno Industriale), oltre ai «padroni di casa» Salvatore Re e Flores Zanchi (La Casa del III Millennio).

Ma, come sovente accade, per tramutarsi in realtà anche le ottime idee necessitano di incentivi fortuiti quanto «robusti». Incentivi che, nel nostro caso, sono da rinvenire nella sfavorevole congiuntura vissuta dal settore tessile nei mesi scorsi. Originariamente pensati per la tintura dei filati, i supporti in plastica che offrono oggi colore e struttura alle simpatiche lampade ReONE rischiavano infatti di essere prodotti in quantità più esigue rispetto agli anni passati. L’azienda ha dunque immediatamente raccolto la sfida di un progetto che, puntando sulla re-invenzione d’uso (luce da tavolo e sospesa) di una preesistente produzione interna standard, ne prospettava anche un’inusitata ipotesi di mercato: il settore illuminotecnico.

Realizzata in plastica riciclabile e riciclata da scarti di lavorazione, ReOne è prodotta in tutte le parti plastiche nello stesso stabilimento, è facilmente smontabile a fine vita in varie parti (corpo illuminante, cavo elettrico, parti in plastica) che possono essere così valorizzate in termini di riciclo. La facile smontabilità e il prezzo irrisorio del corpo plastico garantisce inoltre l’intercambiabilità cromatica ovvero l’adattabilità agli ambienti ad un costo pressoché nullo.
Il corpo illuminante di ReOne è una luce LED di 7W a risparmio energetico, priva di mercurio, a bassa emissione di CO2, senza costo di manutenzione e di durata praticamente illimitata (circa 40.000 ore).

Una famiglia ormai «allargata» di prodotti che comprende ReONE Table – da tavolo –, ReONE Suspension, ReONE three|for|five lamp, ReTWIN – tutte sospese –, ReTUBE Floor – piantana –, nonché – Replacement cover – corpo plastico intercambiabile.

Info:
www.disegnodesign.com
www.repiu.it
www.mariplast.com

Stefano Giovacchini, ReONE Table, 2010, Mariplast Stefano Giovacchini, ReONE Table, 2010, Mariplast Stefano Giovacchini, ReONE three lamp, 2010, Mariplast
 
Stefano Giovacchini, ReONE for lamp, 2010, Mariplast Stefano Giovacchini, ReONE for lamp, 2010, Mariplast Stefano Giovacchini, ReONE Suspension, 2010, Mariplaste
 
Stefano Giovacchini, ReTUBE Floor, 2010, Mariplast Stefano Giovacchini, ReTWIN, 2010, Mariplast Stefano Giovacchini, ReTWIN, 2010, Mariplast
 
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