febbraio 2014 | nº 06 |
Baccio Bandinelli. Scultore e maestro (1493 - 1560) Museo Nazionale del Bargello, Firenze, > 13 luglio 2014 Roberto Cantini |
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Al Museo Nazionale del Bargello si è appena aperta la prima mostra monografica dedicata allo scultore fiorentino Baccio Bandinelli. Secondo il giudizio del Vasari, Bandinelli fu un «universale artefice» e la mostra in questo anno di celebrazioni michelangiolesche, intende infine restituire al Bandinelli la sua posizione di spicco nel panorama della cultura italiana della Maniera e anche per ristabilire la verità su un artista ancora ammiratissimo nel Seicento e Settecento. I suoi committenti principali furono dapprima i due papi di casa Medici - Leone X e Clemente VII - e poi il duca Cosimo I. La parte iniziale e più rilevante della mostra è stata ambientata nella Sala di Michelangelo, perché tutte le opere esposte lì hanno a che fare con Bandinelli: quelle dei suoi maestri come Michelangelo, il Rustici, dei suoi coetanei come Jacopo Sansovino, il Tribolo e soprattutto Cellini, il suo eterno nemico; quelle dei suoi allievi, come Vincenzo De Rossi e Bartolomeo Ammannati ed infine quelle del suo successore alla corte granducale, il Giambologna. In mostra si possono ammirare tanti straordinari disegni, quelli giovanili (ispirati a Donatello, a Michelangelo, a Leonardo) e molti altri della collezione degli Uffizi. Per la prima volta esposta al pubblico la «Leda» (1512) grazie al prestito della Sorbona. La mostra è curata da Detlef Heikamp e Beatrice Paolozzi Strozzi con il bel catalogo edito da Giunti, utile strumento per la visita. Grazie all'Opera di Santa Croce, in occasione dell'esposizione verrà aperta gratuitamente (per i visitatori della mostra) la Cripta dei Caduti in cui si conserva la «Pietà», già sull'altare della Cattedrale di Firenze e tra i capolavori di Baccio Bandinelli. info: www.unannoadarte.it |
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